Nel giardino che non cresce mai,
parlano i fiori con bocche di vetro,
mi chiedono quanti sogni ho scordato
prima di nascere la seconda volta.
Una farfalla fatta di tempo
mi ha chiesto: “Sai di essere reale?”
Io le ho risposto col silenzio
e una lacrima che non cadeva mai.
Galleggio sopra un cielo senza suono,
la mia ombra cammina da sola,
ride con denti di luce,
mentre io mi chiedo se sto ancora morendo.
Il mio cuore batte in un’altra stanza,
forse è il mio, o forse è di Dio,
ogni battito un’eco che finge
di sapere cosa vuol dire finire.
[Ritornello]
Sono vivo o sono solo fermo?
Tra il respiro e l’eterno c’è un’eco
che fa domande sottovoce
e svanisce, prima che io possa rispondere.
Sono vivo o sono solo fermo?
Ascolto il peso di ogni verità
che fa domande senza voce
e svanisce, prima che io voglia rispondere.
Mauro Cipri
