Il testimone era arrivato dentro al tribunale la mattina del giudizio di un’accusa verso una tale che picchiò un vile tizio in un quartiere che ha ceduto ogni potere agli insonni della sera… ha ceduto ogni potere agli insonni della sera… Misero tutte le carte sulla scrivania di parte valutando parole più crudeli e incerte mentre l’avvocato sorrideva già trascrivendo poi la più forte arma di potere che lui aveva… la più forte arma di potere che lui aveva… Il testimone quando fu chiamato niente ricordava più non una parola ma fu preso da sgomento e un senso di colpa per quell’accaduto provocato da una discussione in una strada… provocato da una discussione in una strada… Un passo indietro fece quando gli chiesero perché si è trovato quella notte in un quartiere malfamato ma non una parola, il viso era gelato non una parola ma di colpo fu indagato… non una parola ma di colpo fu indagato… Il testimone era uno spacciatore con dei precedenti e le sue mani inerti non tremavano di freddo ma dalla paura che fosse lui il movente e dalla paura che il tale confessasse tutto… dalla paura che il tale confessasse tutto… E fu così che uscì dall’aula con un peso sulle spalle già perquisito poi il processo terminò con la sentenza di vent’anni o poco più per il testimone… vent’anni o poco più… per il testimone… vent’anni o poco più…

 

Autore: Mauro Cipri

 

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